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Imprese e motti

Nel corso della vita Francesco I ebbe la possibilità di cambiare diverse imprese. Esse sono delle simbologie identificative che rappresentano l’indole, il temperamento o lo scopo personale. Una sorta di insegna identificativa che rappresenta la figura individuale. Probabilmente la prima impresa fu "delle ali" (con anello). Nel Liber inventarii dei beni mobili del defunto Francesco I si legge

In camera Allarum; unum palium ab altari venuti carmesi, laboratum de auro ad traversum, ad divisiam allarum. Liber inventarii - inventario dei resti del defunto Francesco I Gonzaga

Il simbolo delle due ali che, tramite degli arpioni da rapaci, afferrano un anello d’oro, simboleggia la fedeltà militare. Molto probabilmente utilizzato dai primi anni di vita, questa impresa è la più significativa per rappresentare quella situazione di fatto che si era andata a creare grazie alle trattative del padre Ludovico con il distretto di Milano. Il secondo, adottato in età più adulta, fu quella della cervetta. Ovvero una femmina di cervo che guarda verso il sole. Lo zoccolo leggermente alzato, segno di un addomesticamento, è il simbolo della mansuetudine. Con il motto in lingua tedesca del tempo: “Biden Craft” (in tedesco moderno: wider Kraft) ovvero "contro forza" oppure contro possenza; Francesco I voleva probabilmente indicare la sua lotta contro un potere più grande di lui, forse Milano o forse la sua vita stessa.